(06/2021) FESSURAZIONI E CREPE (1)

Il riscontro di uno stato di fessurazione su murature o solai molto spesso è perlopiù identificabile come fessure di assestamento dovute alle tensioni interne esistenti tra i diversi materiali ed alla presenza di elementi portanti di diversa natura. Si tratta, per certi versi, di un avvenimento ineluttabile, insito nella natura stessa delle costruzioni ma che non mette in pericolo la staticità della struttura

Qualora sorgano dubbi sulla natura di crepe mai notate prima d’ora, è necessario un attento monitoraggio delle stesse, che consenta lo studio del loro eventuale progredire nel tempo, individuando le motivazioni della loro evoluzione. Se la progressione è nulla il moto è estinto ed il complesso, attraverso il cedimento, ha trovato la sua posizione di quiete. Se la progressione non è nulla, il sistema è indotto in moti ulteriori, con incrementi fessurativi e deformativi, nella ricerca di nuove condizioni di equilibrio.

Il monitoraggio strutturale gioca un ruolo molto importante nel processo di analisi diagnostica di questo fenomeno, perché contribuisce in maniera significativa ad una miglior comprensione del suo comportamento statico che potrà essere definito in maniera soddisfacente, solamente dopo un periodo di osservazione del comportamento delle strutture in funzione dei mutamenti delle condizioni ambientali nel tempo.

Per l’indagine di monitoraggio del quadro fessurativo, è preferibile non utilizzare i metodi tradizionali di controllo (vetrino integro o vetrino spezzato), ma un sistema costituito da due piastrine in resina trasparente accostate e tassellate in prossimità dei cedimenti e/o delle fessure, delle quali una dotata di una griglia millimetrata e goniometrica e l’altra sovrapposta alla stessa, con una crocetta-indicazione di colore rosso.

Questo sistema consente di evidenziare eventuali minimi movimenti strutturali delle superfici sulle quali sono stati fissati i fessurimetri, identificando con grande precisione, l’entità e il grado di rotazione della eventuale fessura.

A differenza del semplice vetrino, il fessurimetro goniometrico può anche continuare la sua lettura nel tempo, identificando anche il grado di rotazione delle superfici sulle quali viene posizionato.